Relatori del convegno MOBBING
E STALKING aspetti penali, procedurali e civili
ABSTRACT
dell'INTERVENTO di Antonella CALCATERRA*
Consigliere
dell'Unione Camere Penali di Milano
TITOLO:
"L'avvocato
vittima di stalking: un caso pratico"
L'analisi del problema di cui al titolo dell'intervento prende
spunto dal racconto della drammatica vicenda accaduta ad una
collega del Foro di Reggio Emilia. Essa è la rappresentazione
tipica di quella escalation che può contraddistinguere le
condotte dello stalker, sia sotto il profilo del susseguirsi
di comportamenti via via sempre più invadenti e minacciosi,
sia sotto quello dell'ampliamento dei bersagli.
Nel caso lo stalker, insieme e dopo la vittima primaria, aveva
preso di mira anche le persone strettamente connesse, ed,
in particolare, la professionista che stava aiutando la cliente
nella realizzazione del suo progetto di allontanamento dal
marito.
La
collega assisteva una donna in fase di separazione e la vicenda
è nota per il triste epilogo: vi fu, infatti, una drammatica
sparatoria all'interno del Tribunale di Reggio Emilia, nel
corso della quale persero la vita la moglie ed il fratello
della moglie.
Il caso esaminato delinea un aspetto tipico dello stalking
in cui alla persecuzione della vittima primaria consegue,
spesso, quella di chi presta aiuto o interviene a sostegno
del progetto e che viene definita tecnicamente vittima
secondaria.
Non
è, tuttavia, infrequente il caso in cui anche il professionista
è preso di mira in via primaria e diretta.
*
Molti studi nel corso degli anni hanno permesso di evidenziare
che particolarmente a rischio di stalking risultassero essere,
dopo la prevalente categoria delle donne nella fase successiva
alla rottura dei legami sentimentali, la categoria di operatori
professionali impegnati nella assistenza.
Ambiti
frequenti sono quelli delle relazioni lavorative, quali quelle
dei rapporti medico assistenziali e anche quelli professionali.
I professionisti più colpiti appaiono quelli appartenenti
alle professioni sanitarie, ma anche rispetto agli avvocati
il fenomeno non è infrequente. Questi
professionisti si fanno spesso portatori dei problemi e delle
richieste di aiuto dei propri assistiti e finiscono per essere
oggetto di proiezioni e di desideri di rivalsa, soprattutto
in caso di mancata soluzione del problema.
Il fenomeno è poco studiato ma esiste ed è di recente stato
oggetto di una ricerca promossa dalla prof.ssa Isabella Merzagora,
i cui dati sono stati raccolti attraverso questionari consegnati
e sottoposti ad avvocati.
Gli esiti si questa ricerca verranno pubblicati sulla rivista
di medicina legale. Tuttavia essi consentono di confermare
che il problema esiste e non è di poco conto, soprattutto
per le conseguenze in termini di ansia e preoccupazione derivanti
dalla attività di molestia e di rivendicazione posta in essere
dal cliente insoddisfatto.
Da
qui la necessità di prendere atto di questa realtà e di predisporre
adeguati mezzi di formazione anche dei professionisti.
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