Linciaggio
legale
di
Claudio Giusti*
17 agosto 1915: Leo Max Frank divenne l'unico
Ebreo conosciuto ad essere linciato sul suolo americano.
Una
decina di anni fa John Santine era un piccolo boss della malavita
dell'Ohio che si vantava di avere rapporti con la Mafia e
di godere della protezione di poliziotti corrotti (in effetti
aveva sparato al fratello senza subirne conseguenze) e gli
fu facile trovare tre ragazzotti diciannovenni abbastanza
spaventati da accettare di compiere un omicidio su commissione.
Infatti Santine aveva un contrasto commerciale con Charles
Serafino ed era deciso a sistemare le cose a modo suo: facendo
ammazzare il rivale.
I tre ragazzi (Jason Getsy, Richard McNulty e Ben Hudach)
avevano troppa paura per non ubbidirgli, ma Serafino fu solo
ferito e a morire fu sua madre Ann Serafino. I quattro vennero
incriminati. McNulty e Hudach si dichiararono colpevoli e
patteggiarono pene detentive, mentre Getsy (quello che aveva
sparato) fu processato e condannato a morte.
Santine era la mente dell'assassinio, l'uomo senza il quale
non ci sarebbe stato alcun delitto, eppure se l'è cavata con
una pena detentiva relativamente lieve, mentre un minimo di
equità lo avrebbe visto condividere la sorte di J. Getsy.
Oggi
Getsy, dopo una vicenda giudiziaria particolarmente tormentata,
è a un passo dal patibolo e finanche il Board of Pardons dell'Ohio
ha chiesto al Governatore di concedergli la grazia, ma questo
semplice atto di elementare giustizia è troppo per il Governatore
Strickland e il 18 agosto il boia farà il suo lavoro.
Sono casi come questo che spiegano perché la pena di morte
sia chiamata legal lynching: linciaggio legale.
*membro
del Comitato scientifico dell'Osservatorio
 
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