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25 luglio 2007
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Pena
di morte : una moratoria delle esecuzioni che sia seria Al Ministro Massimo D’Alema e al Movimento Abolizionista. Per una moratoria delle esecuzioni. Per prima cosa, se dovessi preoccuparmi di ottenere una richiesta di moratoria delle esecuzioni da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, chiederei aiuto e consiglio ai molti abolizionisti che hanno corpose bibliografie alle spalle: Hood, Prokosch, Schabas, Hodgkinson, Bedau, Dieter, Sarat, Rodley, Neumayer, (scusate se non li cito tutti). Quindi proporrei che la Risoluzione ricordasse la Proclamazione di Teheran del 13 maggio 1968, in cui le Nazioni Unite affermavano ancora che: “It is imperative that the members of the international community fulfil their solemn obligations to promote and encourage respect for human rights and fundamental freedoms for all without distinctions of any kind such as race, colour, sex, language, religion, political or other opinions; The Universal Declaration of Human Rights states a common understanding of the peoples of the world concerning the inalienable and inviolable rights of all members of the human family and constitutes an obligation for the members of the international community”. Inoltre imporrei la citazione delle numerose prese di posizione abolizioniste dell’Assemblea Generale: Risoluzione 2857 del 20 dicembre 1971 Risoluzione 32/61dell’8 dicembre 1977 Risoluzione 35/172 del 15 dicembre 1980 Senza dimenticare le Garanzie Ecosoc e il Secondo Protocollo Opzionale all'ICCPR del 15 dicembre 1989. Dopo di che pretenderei che in ogni caso l’Assemblea chieda:
Infine, ritenendo che il rispetto dei diritti umani universali dovuti ad ogni individuo sia un chiaro obbligo per tutti gli stati e un dovere di tutte le persone, vorrei che, indipendentemente da ogni futuro avvenimento, i procuratori, i giudici, i giurati e i giudici popolari di tutto il mondo si astengano in ogni caso dal chiedere, imporre e pronunciare sentenze di morte. (1) L’ “emendamento Singapore” è apparso in diverse forme, ma tutte avevano lo scopo di trasformare il rispetto dei diritti umani in un fatto interno a ogni stato, su cui la comunità internazionale non avrebbe il diritto di intervenire. “Affirming the sovereign right of states to determine the legal measure and penalties which are appropriate in their societies to combat serious crimes effectively” (William Schabas “The Abolition of the Death Penalty in International Law”. Cambridge U.P. 1997 p.188 e anche Amnesty International ACT 53/005/1999 01/12/1999). * membro del Comitato scientifico dell'Osservatorio ___________ NB:
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Sacrifici umani: tenuti in vita per farli morire |