NEW del 08 febbraio 2006

 
     

Caricature di Maometto : scontro , ma fra quali civiltà ?
di Shorsh Surme*

A proposito delle vignette, da alcuni giorni leggo su molti giornali lo scontro della civiltà. Di quale civiltà stanno parlando? Della civiltà del vignettista danese che non ha avuto nessun rispetto per le fede altrui, o della civiltà delle decine dei fondamentalisti che hanno assalito le ambasciate, bruciando le bandiere?

Sono convinto che dietro di tutto quello che sta succedendo in una parte del mondo Islamico ci sia una regia ben precisa, quella di allontanare il cambiamento che sta travolgendo tutto il mondo Islamico in generale e quello arabo in particolare.

Dopo tre mesi dalla prima pubblicazione, le vignette sono state ripubblicate da alcuni giornali europei che hanno provocato manifestazioni di protesta, nonostante ripetuti appelli della comunità internazionale affinché assumano un atteggiamento di autocontrollo, al fine di evitare l'ulteriore esasperazione dell'accaduto.

Ricordiamo che nel settembre dell'anno scorso il giornale danese "Jyllands-Posten" ha pubblicato una serie di caricature su Maometto (Muhamad) fra le quali una che riporta il profeta con una bomba al posto della testa. All'inizio di febbraio, alcuni mass-media europei hanno riportato queste caricature col protesto di sostenere la libertà di stampa e opinione, riaccendendo immediatamente imponenti proteste nel mondo islamico. Lo sviluppo dell'accaduto ha provocato l'attenzione generale della comunità internazionale. I governi di alcuni Paesi, come Usa e GB, hanno criticato apertamente le vignette quali offensive dell'islamismo.

Tuttavia la rabbia dei Musulmani ha visto un'ascesa, esplodendo il 4 febbraio a Damasco, capitale della Siria, in una violenta manifestazione durante la quale i partecipanti hanno dato fuoco alle Ambasciate danese e norvegese in Siria. Successivamente l'ambasciata danese a Beirut, in Libano, è stata attaccata da migliaia di fondamentalisti. Questi due incidenti hanno causato decine di feriti. In Afghanistan, un conflitto fra manifestanti e polizia ha provocato almeno 6 morti e molti feriti.

Affrontando la situazione, considerando la possibilità della perdita ulteriore di controllo, la sera del 4 febbraio, a Damasco, il Ministro responsabile degli affari religiosi del governo siriano ha rilasciato una dichiarazione, esprimendo il suo rammarico per gli avvenimenti delle ambasciate in Siria. Egli ha detto che la gente possiede il diritto a protestare contro le vignette offensive, ma ha dimenticato che le manifestazione di piazza in Siria sono vietate, ne sanno qualche cosa i Curdi che nella primavera dell'anno scorso sono scesi in piazza e sono stati picchiati e arrestati della polizia politica del regime Siriano.

In seguito, il Segretario generale dell'Onu Kofi Annan ha rilasciato una dichiarazione attraverso un portavoce, esprimendo la sua preoccupazione in merito agli episodi di violenza provocata dalla caricatura. Nella dichiarazione si è appellato al mondo islamico affinché accetti le scuse del giornale danese Jyllands-Posten. Bastava denunciare il vignettista all'autorità giudiziaria per vilipendio alla religione islamica e si sarebbe risolto tutto, invece come pretesto si e' voluto ingigantire la faccenda per altri scopi.

Gli analisti ritengono che le attività di protesta dei Musulmani in alcuni Paesi islamici durerano per vari giorni, e che la comunità internazionale deve continuare a procedere agli impegni per evitare l'ulteriore ampliamento dell'"incidente della caricatura".

* giornalista curdo iracheno

Dossier caricature di Maometto

Speciale immigrazione e razzismo

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