NEW del 07 luglio
2005
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Reati
di opinione : meno anni di carcere per propaganda razzista
La Camera dei deputati ha approvato ieri la riduzione delle pene previste dalla legge Mancino. Dal febbraio 2002 giaceva in parlamento un pdl, primo firmatario Pisapia, che rivedeva i reati di opinione modernizzandone la concezione. A seguito di alcuni episodi di cronaca a seguito dei quali la magistratura ha condannato alcune persone per frasi razziste, la Lega presentava il 15 dicembre 2004 un progetto di legge mirante all'eliminazione della pena detentiva per questo reato. La legge approvata e' un compromesso fra queste due posizioni, con AN contraria all’abolizione del carcere per la propaganda razzista e l'opposizione insoddisfatta per quella che considera un'eccessiva attenuazione della pena. La nuova norma prevede quindi la detenzione sino a un anno e sei mesi (invece di 3 anni) o la multa fino a 6000 euro per chi diffonde l'odio razziale o etnico o incita a commettere atti di discriminazione in tal senso. E' stata pero' eliminata la differenza fra istigare e fare propaganda, una modifica che riguarda il caso di Oriana Fallaci e delle sue affermazioni sull'Islam. Anche questa misura e' stata fortemente voluta da AN, con disappunto del ministro della Giustizia Roberto Castelli. Altro punto dolente il carcere per vilipendio al Tricolore, che e' stato abolito. Di questo reato fu accusato Umberto Bossi per aver affermato in un comizio che con la bandiera italiana avrebbe potuto fare un uso... offensivo.
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