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NOTIZIARIO del 3 settembre
2004
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Giornalisti
francesi : Barnier , stanno bene ma occorre prudenza Il ministro degli esteri francese Michel Barnier e' arrivato questa notte a Parigi proveniente da Amman, Giordania, dove coordina l'unita' di crisi sul rapimento in Iraq dei due giornalisti George Malbrunot e Christian Chesnot. Scopo di Barnier era incontrarsi con il presidente francese Jacques Chirac per relazionarlo. Dopo le voci confuse che davano la liberazione di George Malbrunot e Christian Chesnot come imminente, si e' dovuto fare un passo indietro. Barnier ha chiesto ai giornalisti di adottare "discrezione, misura e pazienza" nei loro reportage sulla vicenda, dato che esse "sono sempre una garanzia ed un elemento di sicurezza". Prima di prendere l'aereo da Amman, Barnier ha detto che, secondo le informazioni in suo possesso, Chesnot e Malbrunot "sarebbero in buona salute e sono trattati in modo corretto", ma che "come sempre in questo genere di gravi circostanze, occorre analizzare tali informazioni con tutte le precauzioni necessarie." Il ministro ha detto che non sarebbe stato responsabile da parte sua fare un pronostico riguardo al giorno della liberazione dei due giornalisti e del loro autista siriano, Mohamed al Joundi. "Debbono mantenere il loro sangue freddo, ha detto Barnier, la cosa piu' importante per noi e' che la loro liberazione avvenga nel modo migliore: lavoriamo da 15 giorni e continueremo a farlo". Barnier ha detto che i rapitori non avevano espresso altre richieste oltre a quella di abrogare la legge sul velo islamico nelle scuole pubbliche. Il ministro ha ricordato che "i nostri due compatrioti amano e conoscono molto bene sul piano umano e politico il mondo arabo", ed ha aggiunto che "la Francia e' sempre stata impegnata in quella regione per la giustizia, la dignita' e la sovranita' della popolazione". "La piu' grande prudenza" era stata raccomandata anche dal primo ministro Jean Pierre Raffarin ai suoi ministri nelle loro dichiarazioni riguardanti gli sviluppi della vicenda dei due ostaggi, ricordando che le informazioni ottenute sui due ostaggi sono "in effetti incerte". Il richiamo era destinato a Dominique de Villepin e Renaud Donnedieu de Vabres, ministro della cultura. Anche ildirettore di Le Figaro, Jean de Belot, aveva detto in un'intervista televisiva che i due ostaggi erano quasi certamente vivi, ma aveva commentato le affermazioni della sua redazione - secondo cui la liberazione era prossima - dicendo che non vi era la sicurezza definitiva. Alcune voci accrediterebbero la tesi che la sorte dei due giornalisti francesi dipenda dallo stesso Osama Bin Laden. Dalle colonne di Al Hayat, giornale londinese in lingua araba, apparentemente il gruppo dei rapitori si rivolge al leader di Al Qaida chiedendo una fatwa con cui si decida la sorte degli ostaggi. by www.osservatoriosullalegalita.org ___________ I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE
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Iraq giornalisti uccisi o censurati 1 Iraq giornalisti uccisi o censurati 2 Speciale crocifisso nelle aule Velo islamico: lecito vietarlo secondo Corte diritti umani Enzo
Baldoni:
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