Enzo
Baldoni : PM , forse perizia sul video dei rapitori
di red
Il PM romano Ionta che sta indagando sulla vicenda Baldoni sta valutando se disporre la consulenza di un perito sul video girato dai rapitori che sembra ritrarre Enzo Baldoni ancora in vita nelle mani dei sequestratori, per verificarne l'autenticita'.
Nel video si intravede il giornalista per un breve momento sullo sfondo del drappo nero dei rapitori - definitisi Esercito islamico dell'Iraq - e si vedono anche il suo passaporto e la sua tessera professionale. I redattori di Al Jazira sostengono che nel video Enzo Baldoni fosse vivo.
Tuttavia, dato che l'auto di Baldoni e' stata nel mirino degli aggressori armati che hanno attaccato il convoglio in cui viaggiava, e' stata avanzata l'ipotesi che egli possa essere stato ucciso in quel momento, insieme all'autista, quindi una perizia sulle immagini potrebbe essere essenziale per chiarire la dinamica degli avvenimenti.
Il magistrato sta anche valutando i rapporti di Polizia e Carabinieri sul sequestro e la relazione alla Farnesina dell'ambasciatore italiano nel Qatar che per primo ha visto l'immagine della salma ricevute dalla TV satellitare in lingua araba Al Jazira.
Nel corso dell'inchiesta vengono verificati e confrontati anche i vari resoconti sulle fasi dell'agguato al convoglio della Croce Rossa partito da Baghdad e diretto a Najaf. Molti infatti sono i punti oscuri della vicenda e le versioni discordanti dei testimoni.
Si attende ancora la restituzione della salma che potrebbe dare molti ulteriori dati sulla dinamica della morte. Il corpo di Baldoni potrebbe essere a Kufa.
Enzo Baldoni non aveva piu' dato sue notizie all'ambasciata italiana in Iraq dal 19 agosto, suscitando l'allarme del giornalista di Repubblica Luca Fazzo. Secondo un collega di Rai Uno, Pino Scaccia, il giornalista aveva iniziato un viaggio verso Najaf con l’obiettivo di intervistare il leader sciita Mouqtada Al Sadr. Gianni Barbacetto, di Diario, aveva poi annunciato che era stato ritrovato il cadavere dell'autista e traduttore del giornalista, Ghareeb.
Alle ore 12 di oggi la redazione del settimanale indipendente Diario, per il quale Enzo Baldoni era in Iraq come inviato freelance, ha osservato un minuto di silenzio in ricordo del suo collaboratore. La famiglia di Baldoni ha chiesto che venga fatta luce su tutta la vicenda.
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