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NOTIZIARIO del 9 aprile
2004
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Sondaggio:
grazie a Condoleezza Rice, Bush sale Un sondaggio CNN/TIME rileva che al confronto con due settimane fa, meno Americani ora pensano che l'amministrazione Bush abbia omesso di fare tutto il possibile per prevenire gli attentati terroristici dell'11 settembre 2001, ma circa i due terzi pensano che la Casa Bianca non avesse una strategia per combattere Al Qaeda prima degli attacchi. Il sondaggio telefonico - reso pubblico venerdi' sera - e' stato effettuato su un campione di 1000 Americani la sera in cui il consigliere nazionale per la sicurezza Condoleezza Rice ha reso la sua testimonianza giurata davanti alla commissione e in pubblico. Il 50% degli intervistati ha detto che l'amministrazione, sulla base delle informazioni all'epoca in suo possesso, avrebbe potuto fare di piu' per evitare l'attacco. Nel sondaggio del 26-28 marzo, condotto da Gallup-Usa Today questa percentuale era del 54%. Un netto 60% pero' risponde NO al quesito se l'amministrazione avesse una strategia contro Al Qaeda prima dell'11 settembre. Il 50% del campione dissente dalle affermazioni di Rice riguardo al ruolo che le restrizioni legali e procedurali avrebbero avuto nella possibilita' del governo di assumere le dovute informazioni di intelligence, mentre un 33% ritiene che parte della responsabilita' possa effettivamente essere attribuita a tali limitazioni. Rice stessa ha ottenuto un 41% di favorevoli, ma un altro 43% ha detto di non conoscerla abbastanza per avere un'opinione su di lei, e di questi il 32% non sapeva nulla riguardo alla sua testimonianza davvanti alla Commissione. Rice ha vinto poi il confronto con l'ex capo antiterrorismo Richard Clarke, il grande accusatore del governo Bush, 53% a 36%. Il 72% dei Repubblicani ha preferito Rice a Clarke, mentre il 53% dei Democratici Clarke a Rice. Ovviamente ciascun sondaggio ha una certa percentuale di errore. Quella del sondaggio Gallup con cui sono stati confrontati i dati di venerdi' era del 3%. In ogni caso i dati registrano un miglioramento della situazione per Bush, sia per quelli che direttamente lo riguardano, sia per il buon dato di Rice, che si riflettono su di lui indirettamente. Restano comunque aperti vari altri fronti. A parte quelli sul welfare, in cui i democratici sono in netto vantaggio, c'e' la difficile crisi irachena, che va sempre piu' involvendosi. John Kerry aveva accusato Bush due giorni fa di aver scelto la data del 30 giugno per passare le consegne agli Iracheni per ragioni strategiche rispetto alla campagna elettorale, provocando una smentita ufficiale. Ora pero' il problema e' superato - in negativo - dagli eventi. Inoltre resta da verificare, relativamente alla questione sicurezza, quale sia il contenuto del rapporto del 6 agosto 2001 su Al Qaeda che la commissione di indagine sull'11 settembre ha chiesto di vedere, ammesso che venga tolto il segreto su di esso. Vi e' poi l'esito vero e proprio dell'inchiesta della Commissione sull'11 settembre, che si concludera' il 26 luglio. Il presidente Kean aveva preannunciato qualche giorno fa diverse sorprese nel rapporto della Commissione. Va considerato che la sicurezza interna ed esterna sono i due punti di forza dei Repubblicani e dell'amministrazione Bush, a giudizio della maggioranza degli Americani. Un fallimento su entrambi i fronti o su uno solo di essi, potrebbe compromettere le speranze elettorali di Bush. Un significativo soccorso gli puo' venire dalla propaganda, con la quale divulgare chiavi di letura positive degli avvenimenti in corso. Importantissima, in questo senso, la novita' annunciata due giorni fa dal magnate delle TV Murdoch, che ha dichiarato di schierarsi con Bush. by www.osservatoriosullalegalita.org ___________ I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE
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Rice dara' il memo del 6 agosto alla commissione? L'audizione di Condoleezza Rice
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