notiziario 16 novembre 2003

 
     

Berlusconi minaccia "L'Unita'"

Accompagnato da uno straordinario battage pubblicitario sta per uscire l'ultimo libro di Bruno Vespa, una lunga intervista a Silvio Berlusconi. Il titolo del libro e' infatti "Il Cavaliere e il professore", edito da Mondadori, la casa editrice che fa capo allo stesso Berlusconi. Nel volume dato alle stampe mentre Berlusconi e' nel pieno del suo mandato come premier, ci sono anche frasi di una gravita' inusitata sull'opposizione, i Ds e il quotidiano l'Unita'.

"Per capire quanto sia alta la carica di odio nei miei confronti , scrive a un certo punto Berlusconi , basta sfogliare un giorno qualsiasi l'Unita', quotidiano che fa capo ai gruppi parlamentari dei Democratici di sinistra. La' sono rappresentate le viscere vere del partito. Quest'odio verbale ha prodotto nell'ultimo anno 37 minacce di morte nei miei confronti. Contro la mia volont., i responsabili della sicurezza hanno deciso di aumentare la mia protezione. Certe volte mi sembra di essere un prigioniero".

La direzione dell'Unita' risponde: La dichiarazione del presidente del Consiglio e' una evidente e pesante azione di intimidazione nei confronti di un giornale libero, rivela il tentativo di farne cessare le pubblicazioni e di colpire in questo modo la libert. di espressione e dunque di opposizione in Italia. Come e' noto frasi di questo genere sui giornali di Berlusconi, e nella televisione controllata da Berlusconi (in particolare Porta a Porta condotta dallo stesso autore del libro, Bruno Vespa) sono state frequentemente usate contro il nostro giornale definito anche omicida da uno stretto collaboratore del Presidente del Consiglio.

Per questa ragione l'Unita' ha gia' presentato querela contro chi ha pronunciato queste frasi. Ma adesso, la stessa frase, aggravata dall'indicazione di minacce, dalla descrizione della "condizione di prigioniero" e dalla necessita' di una superscorta rappresenta un attacco immensamente pi- pesante che rende pericolosa e incerta la sopravvivenza di questo giornale. A noi non risulta che in alcun Paese democratico il capo di un governo democratico abbia mai condotto un simile attacco contro un giornale di opposizione.

Sara' inevitabile chiedere l'intervento dell'autorita' giudiziaria per questo nuovo gravissimo fatto. Consentira', tra l'altro, di verificare la fondatezza e il senso delle accuse sollevate dal Presidente del Consiglio. Il caso ci appare e certo apparira' a qualunque democratico di una gravita' inconsueta ma anche estremamente pericolosa ed estranea alla vita di un Paese libero e civile. Tanto piu' che contro minacce di questo peso noi non abbiamo alcuna protezione e alcuna scorta.

Redattori e lavoratori del giornale: "Ci attacca perche' non siamo "normalizzati""

L'Unita' 15 novembre

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