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UE: invece di cercarli per tutto l'orbe terraqueo li finanziamo!
di
Elisa Fontana
La Corte dei Conti Europea (ebbene sì, ne esiste anche una europea) ha dato un'occhiata al Fondo fiduciario per l'Africa, creato nel 2015 per combattere le cause profonde delle migrazioni.
Cause profonde, cioè fame, guerre, siccità, discriminazioni e disgrazie simili che impediscono a milioni di persone di vivere con decenza là dove sono nate e le spingono a migrare. Nel complesso sono stati spesi nel tempo più di 5 miliardi di euro usciti dritti dritti dal bilancio europeo e da risorse degli Stati membri.
Ebbene la Corte dei Conti non solo ha messo nero su bianco che “i rischi per i diritti umani non sono gestiti correttamente”, ma è andata oltre, riconoscendo che i soldi europei finiscono nelle tasche dei trafficanti di esseri umani, vanno cioè a finanziare direttamente le violazioni dei diritti umani.
Un bel colpo, non c'è che dire. Non inaspettato, ovviamente, ma la novità è che a parlare sia una istituzione comunitaria.
Per il resto che i soldi europei vadano a finanziare i trafficanti di esseri umani è il segreto di Pulcinella, siamo pieni di reportage di televisioni e giornali che documentano l'infame traffico, ultimo in ordine di tempo quello di The Guardian che ha documentato la via crucis dei migranti che cadono nelle mani dei Paesi che noi finanziamo, fra torture e violenze inenarrabili e abbandoni brutali in pieno deserto.
La UE ha continuato imperterrita ad erogare finanziamenti, nonostante gli avvertimenti dell'effettivo uso improprio dei finanziamenti che arrivavano e arrivano da più parti. Tutte le relazioni precedenti non hanno portato a cambiamenti, anzi sottolinea la Corte, la clausola per cui i finanziamenti devono essere sospesi se l'Europa rileva violazioni dei diritti umani è stata bellamente ignorata.
Insomma, conclude la Corte, stiamo pagando e siamo complici di chi viola sistematicamente i diritti umani.
Bene, sapete cosa ha scritto Von der Leyen il 25 giugno scorso, illustrando ai leader dell'UE il bilancio del lavoro fatto in tema di migrazioni? “Anche se la cooperazione con la Libia rimane una sfida, il dialogo rinnovato con le autorità libiche ha contribuito a rafforzare le capacità di (...) intercettazione nel Mediterraneo centrale”.
Così, nero su bianco, paghiamo i libici (e tutti gli altri) perché intercettino i migranti e li avviino al loro destino di violenze, torture, stupri, morte. L'ha scritto Von der Leyen, ma dietro che applaudivano c'erano tutti e 27 i Paesi dell'Unione.
E dunque, possiamo stare tranquilli, il rapporto della Corte dei Conti europea non cambierà un bel nulla nelle politiche migratorie europee, sarà solo un altro mattone nel muro della nostra vergogna e ignominia.
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