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Scholz resta contrario a missili tedeschi a lungo raggio a Kiev
di
Pierpaolo Minardi
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha escluso in futuro la fornitura di armi a lungo raggio all'Ucraina, rispondendo alle domande di persone nell'est del paese.
Parlando ad un incontro di persone nella città di Prenzlau, ha ribadito il suo rifiuto di fornire all’Ucraina missili Taurus a lungo raggio per le preoccupazioni che potrebbero seriamente aggravare la situazione.
"Ho detto 'no' a questo", ha detto Scholz, ha riferito il servizio stampa DPA.
Secondo il cancelliere, il permesso all’Ucraina di colpire in profondità la Russia sarebbe un problema e lui non lo permetterà.
"Questo vale anche per altre armi che, se le fornissimo, potrebbero colpire a così lunga distanza", ha detto Scholz. "Così resterà."
"Ecco perché mantengo la mia posizione, anche se altri paesi decidono diversamente", ha continuato. "Non lo farò perché lo considero un problema."
Commentando le notizie secondo cui gli Stati Uniti potrebbero eliminare le restrizioni esistenti, ha osservato che non tutte le ipotesi sono corrette.
Infatti la Casa Bianca, a seguito di un incontro tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il primo ministro britannico Keir Starmer, non ha annunciato che Washington aveva dato il via libera agli attacchi con armi occidentali all’interno del territorio russo.
Il presidente russo Vladimir Putin aveva precedentemente detto ai giornalisti che l’Ucraina non è in grado di effettuare attacchi all’interno del territorio russo senza l’assistenza occidentale perché per farlo ha bisogno dell’intelligence satellitare e dei dati di volo.
Secondo Putin, l'attuale dibattito tra i paesi della NATO non riguarda solo il potenziale utilizzo da parte di Kiev delle armi occidentali a lungo raggio, ma anche l'opportunità di essere direttamente coinvolta nel conflitto ucraino.
Putin ha detto che Mosca risponderà alle minacce che verrebbero create per la Russia.
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