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13 settembre 2024
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Provvedimenti per famiglie
di Elisa Fontana

L'anno scorso il ministro Giorgetti, preoccupato per il declino demografico italiano e desideroso di invertire la marcia, lanciò il cuore oltre l'ostacolo e dichiarò che era allo studio un provvedimento per cui le famiglie con almeno due figli non avrebbero pagato tasse.

Lo studio deve essersi rivelato lungo e periglioso se, dopo l'annuncio e dopo aver dato sicuramente un'occhiata ai conti pubblici, non se ne seppe più nulla.

Adesso Giorgetti, puntuale come le piogge monsoniche, torna alla carica con una idea veramente originale: aumentare le spese che le famiglie con almeno due figli possono portare in detrazione, assicurando loro congrui rimborsi quando faranno la dichiarazione dei redditi, e contestualmente riducendo le detrazioni per chi non ha figli.

Praticamente torna trionfalmente fra noi la famigerata tassa sul celibato che allietò gli italiani dal 1927 al 1943.

Ora, a parte il fatto che non si capisce e non si può giustificare questa discriminazione fra cittadini, né in base a quale principio costituzionale verrebbe applicata, qualche altra domanda sorge comunque.

Il ministro Giorgetti parla di detrazioni, quindi assume che ci sia un reddito e una relativa dichiarazione dei redditi sulla quale chiedere queste detrazioni.

Ma gli è forse giunta notizia che, a fronte di coloro che hanno un reddito, possono sostenere le spese relative ai figli e poi chiedere le detrazioni, ci sono anche i cosiddetti incapienti? Vale a dire persone il cui reddito complessivo è così basso da essere escluso dalla tassazione e, quindi, anche dalle agevolazioni fiscali, fra cui, appunto le detrazioni. Sono, cioè persone più bisognose, ma escluse da questo meraviglioso provvedimento.

La Costituzione si contorce in preda alle convulsioni.

E ancora. Il ministro Giorgetti pensa seriamente che le nascite possano essere incentivate con delle agevolazioni fiscali? Che dice il ministro della mancanza di lavoro stabile, della mancanza di case, della mancanza di servizi per l'infanzia, di scuole, di un servizio sanitario efficiente, tutti mali cronici che ci affliggono?

Ammesso (e non concesso) che le coppie, allettate dal bengodi delle detrazioni si decidano a fare figli, in quali nidi potranno portarli? A quale pediatra affidarli (anche di questi c'è penuria crescente)?, quante politiche favorevoli troveranno questi genitori per fare smart working o avere periodi adeguati di assenza per accudire i figli?

E stiamo parlando sempre di coppie privilegiate, che hanno un lavoro stabile, una casa, ma quanti sono in queste condizioni? Quanti sono i precari e quelli in nero? Chi non ha casa e abita ancora con i genitori? A quale mondo delle favole pensa Giorgetti quando vuole incrementare le nascite con queste misure ridicole?

Che poi dovremmo anche smetterla con questa retorica, perché nei Paesi in cui c'è un welfare molto più avanzato del nostro e le misure a sostegno dei genitori ci sono e sono serie, non è affatto detto che incrementino le nascite, perché mi verrebbe da suggerire a Giorgetti che le misure servono certamente, ma mettere al mondo un figlio non è certo solo una colonna di dare ed avere.

E, infine: perché, invece di rimettere la tassa sul celibato, non si pensa di ridare l'assegno unico a tutti quei migranti che vivono e lavorano in Italia a cui è stato tolto, esclusione che già l'Europa ci ha detto che è illegittima? Forse perché i bambini che nascono non hanno i tratti somatici tipici dell'italianità, anche se sono gli unici che possono riequilibrare la bilancia demografica?

E infine la domanda delle domande. Come potrebbe fare Giorgetti a reperire facilmente le risorse occorrenti senza dover discriminare fra cittadini? Semplicissimo: smettetela di girarvi dall'altra parte, di lisciarli e di dire loro che non li disturberete e non gli chiederete il pizzo di stato.

Lì fuori c'è una prateria di evasori fiscali pronta per essere riportata nell'alveo della legalità facendo pagare loro ciò che devono. Ma è meglio incentivare una grottesca guerra fra poveri, fra chi ha figli e chi no, vero?


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