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Ucraina e nucleare: siamo ben oltre la critica
di
Farrokh Bavar
Ogni critica a Borrell per quel che dice è come accettare il fumo negli occhi, non vedere e perdere tempo. "L'errore" con cui "ucraini" hanno abbattuto la F16 può ripetersi dovunque, questa volta sulla centrale nucleare di Kursk.
Le provocazioni sulla Zaparozhya sono solo deviazioni. La Nato è sull'orlo di un attacco nucleare contro la Russia, che sia facendo esplodere la centrale non protetta di Kursk o con i missilistici nucleari su altri obiettivi.
Putin aveva detto di non farsi prendere un'altra volta di sorpresa come nel '39, invece sono stati sorpresi nel Kursk e lo saranno altrove. La questione non è tanto indovinare dove possono colpire quanto colpire per primi.
Gli appelli del Papa non hanno risonanza e lui stesso sta perdendo il consenso dentro casa. La questione ritorna sulla guerra preventiva.
Tutti quei disfattisti nel campo imperialista che si lagnano di quanto sono deboli, colpiti, disorientati e contrastati sul da fare serve ai russi per continuare gradualmente a farli crollare, ma questo lascia aperta il campo a quelli che "per errore" lancino testate nucleari sulla Russia approfittando della confusione in casa.
Quello che dice Lavrov sul M.O. dignifica di nuovo mantenersi contro ogni provocazione israeliana. È per la difesa non attacco, e questo agevola il dr. Stranamore.
Tutto il resto è marginale, e hanno tanti politici e media capaci di trattenere l'opinione pubblica nei limiti di critica. Lo fanno di proposito per trattenere e confondere, mentre nei Think Tank pensano a come prendere di sorpresa il nemico.
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