25 gennaio 2009

 
     

Studio sul reato di stupro nella dottrina del XIX secolo
di red

L’analisi svolta consente di comprendere quale sia stata l’evoluzione della disciplina in materia di stupro prima dell’unità d’Italia e di quanto abbia influito nella considerazione del reato stesso il pensiero della dottrina. In particolare ci si è concentrati su tre stati: il Granducato di Toscana, il Regno delle due Sicilie, e il Regno di Sardegna.

Il primo capitolo tratta esclusivamente del pensiero della dottrina la quale, nel dare una definizione della fattispecie si concentra in particolar modo sulla considerazione del soggetto passivo, e precisamente della donna che doveva tenere un comportamento onesto, non equivoco, poiché ciò poteva determinare una modificazione della tutela tanto da farla escludere del tutto come spesso accadeva nel caso delle meretrici.

Il secondo riguarda principalmente la normativa in materia stupro durante il secolo XIX negli Stati sopra citati analizzando l’evoluzione della disciplina con il succedersi delle norme. Il terzo corrisponde all’intento di verificare se nelle cause discusse davanti alla Reale Udienza, Supremo Tribunale del Regno di Sardegna sia stato rispettato il dettame della legislazione.

Raffaela Sorgia si è laureata in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Cagliari. E' iscritta al consiglio dell'ordine degli avvocati di Cagliari ed esercita la libera professione di avvocato.

Il reato di stupro nella dottrina del XIX secolo
Analisi comparativa tra gli statuti dell'Italia preunitaria
di Raffaela Sorgia
Editore Lulu 2009
pagg 152, euro 15

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