NEW del 19 dicembre 2006

 
     

Abolire le notizie per non disturbare le opinioni
di red

«C’è chi nasconde i fatti perché non li conosce, è ignorante, impreparato, sciatto e non ha voglia di studiare, di informarsi, di aggiornarsi. C’è chi nasconde i fatti perché ha paura delle querele, delle cause civili, delle richieste di risarcimento miliardarie, che mettono a rischio lo stipendio e attirano i fulmini dell’editore, stufo di pagare gli avvocati per qualche rompicoglioni in redazione.

C’è chi nasconde i fatti perché altrimenti non lo invitano più in certi salotti, dove s’incontrano sempre leader di destra e leader di sinistra, controllori e controllati, guardie e ladri, puttane e cardinali, principi e rivoluzionari, fascisti ed ex lottatori continui, dove tutti sono amici di tutti ed è meglio non scontentare nessuno. C’è chi nasconde i fatti perché contraddicono la linea del giornale.

C’è chi nasconde i fatti anche a se stesso perché ha paura di dover cambiare opinione. C’è chi nasconde i fatti perché così, poi, magari, ci scappa una consulenza col governo o con la Rai o con la regione o con il comune o con la provincia o con la camera di commercio o con l’unione industriali o col sindacato o con la banca dietro l’angolo. C’è chi nasconde i fatti perché è nato servo e, come diceva Victor Hugo, “c’è gente che pagherebbe per vendersi”».

Marco Travaglio (Torino, 1964) ha lavorato con Indro Montanelli a il Giornale e lo ha seguito quando questi ha fondato La Voce. Attualmente collabora con la Repubblica, L'Espresso, MicroMega, l'Unità. Ha pubblicato numerosi libri di documentazione giudiziaria o sull'informazione o semplicemente di spietata analisi di costume.

La scomparsa dei fatti
Si prega di abolire le notizie
per non disturbare le opinioni

di Marco Travaglio
Ed. Il Saggiatore 2006
pagg 288, euro 15,00

Speciale libera informazione

___________

NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org