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NEW del 03 aprile
2006
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I
giovani professionisti interpellano i politici I Giovani Legali Italiani, l’Associazione Giovani Medici Italiani, l’Associazione Professionisti Europei Laureati, il Comitato di Difesa degli Architetti e Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti - attraverso un documento unitario - rivolgono al "governo che verra'" le loro richieste: I professionisti rappresentati dai sodalizi associativi che sottoscrivono il seguente documento, si rivolgono al futuro Presidente del Consiglio e ai futuri Ministri della Repubblica affinché si assumano la responsabilità politica ed Istituzionale di riformare il sistema legislativo delle professioni intellettuali. Affrancare l'economia italiana da rendite di posizione corporative non è solo una priorità d'ordine economico, ma un principio di Libertà irrinunciabile. Il Paese non può più permettersi di sprecare energie e capacità. Il Paese non può più permettersi di sacrificare intere generazioni di talenti sull'altare d'interessi particolari. Il Paese ha il dovere di tutelare le nuove generazioni, affinché il futuro sia affidato a professionisti capaci, che si siano potuti formare grazie a criteri meritocratici e non di nepotismo. Il Paese ha il dovere di dare l'opportunità ai giovani di inserirsi nel mondo del lavoro e di accrescere la professionalità la cui qualità si misurerà nei prossimi anni al cambio generazionale. L'Italia ha bisogno di una svolta liberale e riformatrice. Una riforma già richiesta dalla Commissione Europea, dall'Antitrust e recentemente anche dal Fondo Monetario Internazionale, che dovrà essere ispirata alla strategia di Lisbona permettendo all'Italia di competere sugli scenari internazionali a testa alta. Vi chiediamo
soluzioni che rifuggano la demagogia. Vi chiediamo soluzioni innovative
e concrete che siano funzionali all'abolizione -indistintamente per tutte
le libere professioni - Richiediamo una riforma che rispetti il diritto del consumatore di scegliere in piena autonomia e libertà il professionista idoneo alle proprie necessità e problematiche. Vi chiediamo di aprire il mercato dei servizi professionali alla meritocrazia senza reintrodurre surrettiziamente contrappesi corporativi. Noi vi chiediamo coraggio. Il coraggio di permettere a tutti i professionisti di dimostrare le proprie capacità e di contribuire alla crescita economica del Paese. Roma, 31
marzo 2006 ___________ NB:
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