NEW del 22 dicembre 2005

 
     

Crack in Italia e in America : sentenze e numeri a confronto
di Marco Montanari*

I casi sono stati tutt'altro che isolati, ecco un parallelo quantitativo e qualitativo tra gli scandali in Italia ed in America dove sono quotate circa 10.000 societa' alcune anche in double listing, a fronte delle 500 circa in italia.

ITALIA

1.. Crack Federconsorzi ha coinvolto 17.000 lavoratori-creditori privilegiati e creditori chirografari per un totale di 2,32 miliardi di euro persi.

2.. Crack Cirio ha coinvolto 35.000 risparmiatori per un totale di 1,25 miliardi di euro persi.

3.. Crack Parmalat ha coinvolto 135.000 risparmiatori per un totale di 10 miliardi di euro persi.

4.. Crack Bipop ha coinvolto 73.500 risparmiatori per un totale di alcuni miliardi di euro persi.

5.. Bond Argentini ha coinvolto circa 300.000 risparmiatori italiani per un totale di 12,63 miliardi di euro persi pari al 15,6% degli 81 miliardi di dollari in default.

6.. Crack Giacomelli ha coinvolto 6.500 risparmiatori per 250 milioni di euro persi.

7.. Crack del Risparmio Gestito, particolarmente nel caso My Wai-For You ha coinvolto 100.000 risparmiatori per 1,35 miliardi persi.

8.. Crack Banca del Salento

9.. Crack Finmatica ha coinvolto 25.000 risparmiatori per 350 milioni di euro persi.

10.. CRACK FINPART

11.. CRACK CREDIEURONORD BARATTO BANKITALIA LEGA .

12.. SCANDALO BANKITALIA Bpi/Fazio/Concertisti_Antoveneta SCANDALO BANKITALIA Unipol/Fazio/Concertisti_Bnl.

13.. SCANDALO nella scalata alla Popolare di Crema

a.. IMI/SIR e LODO MONDADORI "Statute of Limitations Saves Berlusconi" cosi' testualmente riportava mi pare il NY Times il Fri Dec 10, 2004 02:49 PM ET - "Italian Prime Minister Silvio Berlusconi escaped conviction in a major corruption trial on Friday after a court invoked a statute of limitations that meant time had run out to sentence him for bribery".

b.. Mediaset: irregolarità nell' acquisto di diritti cinematografici.

I furfanti son tutti liberi e con barche e ville, tranne qualcuno.

Risparmiatori/creditori: Soddisfatto solo il 4,5% dei truffati per un totale di appena qualche centinaio di milione di euro a fronte delle decine di miliardi di euro di truffe perpetrate ai loro danni. Il 95,5% non ha più visto un quattrino. I risibili dati sulla soddisfazione dei risparmiatori negli scandali, Cirio e Parmalat in primis, sono anche dovuti alla sostanziale impunita' sistemica delle responsabilita' delle banche in via extragiudiziale, ed alla natura del sistema giudiziario italiano, sclerotizzato, non sempre trasparente nella gestione, e poco adatto a chi domanda giustizia finanziaria, inoltre privo del sitema della class action.

AMERICA: In America e' stata rapidissima e molto severa la nuova legge contro i crack; nel 2002 a pochi mesi dal primo grave crack della Enron, e' stata approvata la Sarbanes-Oxley Act La norma 'anti melemarce' , che ha istituito ferree regole antitruffa. Quella legge contiene un forte inasprimento delle pene per il falso in bilancio. Una su tutte: l'inasprimento della pena massima per il falso in bilancio, passata da 5 a 20 anni, il minimo è 12 anni di carcere contro un massimo in Italia di 3 anni per false comunicazioni.

Le pene non sono spauracchi virtuali agitati per placare l'opinione pubblica. La Commissione di controllo sulle aziende quotate varata in forza della norma 'anti mele marce' Sarbanes-Oxley ha approvato una proposta di legge destinata ad imporre ai revisori dei conti delle imprese scambiate sul mercato la certificazione della propria attività e la verifica del proprio operato con gli organi di controllo. Tutti gli amministratori delegati delle società vengono obbligati a "rifirmare" i bilanci delle loro imprese per garantirne la correttezza.

Può sembrare superfluo, in realtà questa nuova firma aggiunge un particolare peso di responsabilità personale alla luce della Sarbanes-Oxley. Dopo aver rifirmato nessuno può dire "non sapevo", nessun chief executive può tentare di sottrarsi alla sanzione penale e patrimoniale in caso di irregolarità nei conti. Oggi negli Stati Uniti un buco da un milione di dollari basta per far scattare dodici anni di carcere e si puo' arrivare a 20. La Sarbanes-Oxley è solo un anello nella catena di reazioni provocate dagli scandali finanziari.

La sequenza delle contromisure prese negli Stati Uniti è più lunga. E' fulmineo lo smantellamento e la scomparsa di Arthur Andersen, la società di certificazione dei bilanci che ha garantito i conti contribuendo a ingannare i mercati. Si crea una authority per esercitare il controllo sui revisori dei conti. Si proibisce a queste società di auditing di offrire consulenze. La stesura dei bilanci viene sottoposta a norme più stringenti, i margini "interpretazione" delle regole vengono ridotti. I tempi di comunicazione dei conti al mercato vengono accorciati di un terzo. I dirigenti delle società quotate devono rivelare più rapidamente le compravendite di azioni proprie.

L'etica degli affari fa la sua parte. Senza aspettare i verdetti dei tribunali le banche americane licenziano i tre più celebri analisti finanziari, le star di Wall Street che consigliavano i risparmiatori: Quattrone, Grubman, Blodget. Perde il posto il grande capo dell´autorità di vigilanza, il presidente della Sec Harvey Pitt, pur essendo stato un "protetto" di Bush. La stessa fine tocca al presidente del New York Stock Exchange, Richard Grasso.

Si scatena in parallelo l'azione della magistratura. In particolare si distingue il procuratore generale di New York, Elliot Spitzer. Incastra per conflitto d´interesse tutte le grandi banche americane - da Citigroup a Merrill Lynch - colpevoli di aver rifilato ai propri clienti titoli-bidone, e le colpisce con multe record da 1,8 miliardi di dollari.

Negli Stati Uniti non esiste la modica quantità nel falso in bilancio, cioè quell´attenuante inserita nella legge italiana sulla tutela del risparmio che introduce il reato veniale di "falsetto" (se i dati truccati rappresentano una piccola parte del fatturato aziendale). Non esistono negli Usa i fantasiosi indicatori della normativa italiana - il crac in percentuale del Pil, la quota di popolazione ingannata - per stabilire se ci sia danno grave per i risparmiatori. E la conseguenza della trasparenza americana in materia, e' stata che un certo numero di imprese europee quotate a New York ha provveduto al delisting, cioè di togliersi dal listino della Borsa newyorkese, o hanno rinunciato a quotarsi a Wall Street per non dover passare esami di trasparenza così severi.

Le nuove norme Sarbanes Oxley Act sono rigidissime. Qualcuno si è allarmato, perché questo "eccesso" di rigore può danneggiare la piazza finanziaria di New York a vantaggio di Borse straniere. L´America preferisce correre questo rischio, pur di ristabilire la fiducia dei suoi risparmiatori. Ed è entrata in vigore una nuova versione degli international accounting standard, ossia delle regole contabili internazionali. Inoltre, il procuratore generale di New York, Eliot Spitzer, spinto dalle preoccupazioni del pubblico ha indirizzato una attenzione particolare alle operazioni delle compagnie quotate a Wall Street con particolare interesse per il collocamento al pubblico di obbligazioni a tasso di interesse esageratamente elevato rispetto alle informazioni date sui rischi impliciti per i sottoscrittori di quei prodotti finanziari.

In America sono quotate circa 10.000 societa' alcune anche in double listing, a fronte delle 500 circa in italia; sono pochissimi, per quanto gravi, i crack verificatasi in proporzione all'immensita' del sistema: 1.. Enron, 2.. Worldcom, 3.. Adelphia Communications, 4.. Tyco, 5.. Cendant 6.. Qwest

Le societa' , i ceo, e le banche in uno con le societa' di revisione coinvolte hanno gia' pagato ,dopo circa 3 anni, risarcimenti per circa 15 miliardi di dollari complessivi, e diversi protagonisti di quella stagione di scandali finiscono già dietro le sbarre nel 2003-2004:

1.. Enron Andrew Fastow il direttore finanziario di Enron patteggia 10 anni di carcere dopo essere stato riconosciuto colpevole di aver provocato il dissesto finanziario della società, finita in bancarotta ACCORDO RISARCIMENTO DA 356 MLN DLR PER FONDI PENSIONE dunque, i risarcimenti previsti per gli ex dipendenti che hanno aderito ai piani pensionistici

2.. Adelphia Communications John Rigas, il fondatore, è stato condannato a 15 anni di reclusione, dopo essere stato riconosciuto colpevole di aver provocato il dissesto finanziario della società, finita in bancarotta e di recente rilevata per 17,6 miliardi di dollari da una cordata composta da Time Warner e Comcast. Condanna per frode, manipolazione dei bilanci e altri reati. Il giudice distrettuale Leonard Sand della Corte di Manhattan, nel pronunciare la condanna, ha osservato che Rigas, se non avesse avuto 80 anni e problemi di salute, avrebbe ricevuto "una punizione ben più grande". Adelphia, il quinto operatore via cavi degli Stati Uniti, è fallita a giugno del 2002 a causa, come accertato nel corso delle indagini, dal sistematico saccheggio delle casse della società da parte di John Rigas e di suo figlio Timothy, ex capo della finanza, con un ammanco stimato in 2,3 miliardi di dollari.

3.. Adelphia Communications Timothy Rigas, - condanna per frode, manipolazione dei bilanci e altri reati -condannato a 20 anni di reclusione per il ruolo di direttore finanziario ricoperto nella società, fondata dal padre, immigrato di origine greca, nel 1952 con una licenza di appena 300 dollari e diventata un colosso del settore dopo una nutrita serie di acquisizioni.

4.. Adelphia Communications, MICHAEL RIGAS COLPEVOLE SI AGGIUNGE A PADRE E FRATELLO, DECISIONE SU PENA IL 3 MARZO 2006 .

5.. Tyco Dennis Kozlowsky, l'ex amministratore delegato, e il suo braccio destro Mark Swartz, ex ad e direttore finanziario di Tyco, riconosciuti colpevoli di una frode ai danni della società di oltre 2 miliardi. Gli ex manager rischiano ora fino a 25 anni di carcere in base all'imputazione più pesante addebitata loro, quella di furto aggravato e appropriazione indebita. Sentenza di colpevolezza a giugno 2005. Settembre 2005 KOZLOWSKY VERRA' CONDANNATO 25 ANNI / E BRACCIO DESTRO SWARTZ 25 ANNI RISARCIRANNO 134 MILIONI.

Kozlowsky, 58 anni e Swartz, 44, erano già stati imprigionati a giugno scorso, dopo un processo durato quattro mesi su 22 capi d'accusa, tra cui furto aggravato, falsificazione dei bilanci e cospirazione. I due, protagonisti di spicco della stagione degli scandali finanziari Usa, sono stati riconosciuti colpevoli di aver sottratto 137 milioni di dollari come indebite compensazioni e di essersi intascati altri 410 milioni da vendite di azioni 'gonfiate' attraverso la manipolazione dei bilanci. I due top manager potranno riguadagnare la libertà per buona condotta, ma solo dopo aver scontato otto anni e quattro mesi di reclusione.

Oltre alla prigione Kozlowsky e Swartz dovranno tirare fuori a titolo di risarcimento circa 134 milioni di dollari. In più l'ex amministratore delegato dovrà sborsare 70 milioni di dollari, mentre l'ex direttore finanziario ne dovrà tirare fuori altri 35 milioni. Leader nella produzione di circuiti elettronici, Tyco produceva profitti ogni anno per 40 miliardi di dollari e contava 250 mila impiegati.

6.. WorldCom Bernard Ebbers Ceo 25 anni di carcere PAGA 5 MLN PER CHIUDERE CAUSA CIVILE MA TRASFERIRA' IN UN FONDO ASSET PER 25-40 MLN - Il 63enne professore di educazione fisica diventato manager di successo è stato riconosciuto colpevole a marzo di reati che variano dalla cospirazione alla frode fiscale fino alla truffa per il crac da 11 miliardi della WorldCom, il secondo operatore di telefonia sulla lunga distanza americano), rischiava fino a 85 anni di carcere. La società è andata in bancarotta, migliaia di piccoli investitori e dipendenti sono finiti sul lastrico, mentre adesdso si consolano con gli oltre 6 miliardi di dollari recuperati finora a vario titolo da tutti i soggetti coinvolti nella vicenda, dalle banche d'affari (Citigroup e JpMorgan in testa) fino alla società di revisione, ArthurAndersen, e agli ex manager. Dalle banche altri 1 miliardo e mezzo di dollari di risarcimento ai piccoli azionisti imposto a WorldCom. Falsificazioni che sarebbero state sollecitate dall'ex numero uno della compagnia a partire dal 2000. Il giudice Barbara Jones ha detto prima di leggere la sentenza : "Ebbers è stato l'istigatore della frode".

Bernard Ebbers, Il Telecom Cowboy - il soprannome di cui era orgoglioso negli anni ruggenti, ha accettato di chiudere una class action con il pagamento immediato di 5 milioni di dollari e il conferimento di tutti isuoi averi - circa 25-40 milioni - a un fondo un trust che provvederà a liquidare progressivamentele posizioni in sospeso degli investitori danneggiati dal cracWorldCom. La sentenza chiude nel peggiore dei modi l'avventura di Ebbers nella finanza mondiale, costata al professore di educazione fisica fattosi manager anche il ranch canadese - con tanto di lupi, orsi e alci liberi nei 200 mila metri quadrati del Douglas Lake - tra le vette della British Columbia, il più grande appezzamento di terra privato del Canada.

7.. WORLDCOM: SCOTT SULLIVAN CONDANNATO A 5 ANNI DI CARCERE - Scott Sullivan, ex direttore finanziario della ex Worldocm, è stato condannato oggi a 5 anni di reclusione per le responsabilità avute nella frode da 11 miliardi di dollari emersa nel 2002, si e' dichiarato colpevole ed ha ha ottenuto una riduzione della pena in cambio della testimonianza. Il manager, riconosciuto dalla corte come "l'architetto della frode", ha beneficiato "dell'ampia e costruttiva collaborazione" data nella complessa opera di ricostruzione deifatti e delle frodi contabili. Sullivan è stato soprattutto il grande accusatore dell'ex numero uno Bernard 'Bernie' Ebbers, condannato appena poche settimane fa a una pena di 25 anni carcere. Ha ottenuto una riduzione della pena in cambio della testimonianza.

8.. CENDANT, 10 ANNI CARCERE A EX VICEPRESIDENTE - Condanna a 10 anni di carcere per Kirk Shelton, l'ex vicepresidente di Cendant, riconosciuto colpevole di aver orchestrato insieme all'ex presidente Walter Forbes una delle maggiori truffe contabili della storia americana. Nel 2002 la società americana attiva nel settore immobiliare e turistico era finita nel mirino della Securities and Exchange Commission che aveva avviato una inchiesta per frode contabile mirata a gonfiare i ricavi. Shelton è stato anche condannato a sborsare 3,3 miliardi di dollari come risarcimento all'azienda che a suo tempo fu costretta a pagare 3,2 miliardi di dollari per chiudere il contenzioso legale con gli investitori. All'inizio del dicembre del 2002, il Grand Jury federale di Newark, nel New Jersey, aveva formalmente accusato Walter Forbes e Kirk Shelton per i reati di insider trading e frode destinata a gonfiare irregolarmente i profitti della società nel corso degli ultimi dieci anni.

9.. QWEST USA: EX AD QWEST A GIUDIZIO PER INSIDER TRADING JOE NACCHIO RISCHIA CARCERE A VITA E MULTA MILIONARIA 20 Dicembre 2005 21:15 WASHINGTON Rinvio a giudizio per insider trading nei confronti dell'ex numero uno di Qwest Communications Joe Nacchio, che dovrà difendersi da ben 42 capi d'accusa. Lo ha reso noto la procura di Denver, nel Colorado, alla conclusione di indagini partite circa tre anni fa. Nacchio, nel dettaglio, è ritenuto il responsabile di una cattiva e fraudolenta gestione della compagnia di Tlc, presente in 14 Stati, che nei primi anni Novanta ha gonfiato i bilanci societari per 3 miliardi di dollari in termini di ricavi.

Secondo le ricostruzioni, Nacchio avrebbe ceduto nel 2001 azioni di Qwest per 100,1 milioni di dollari ben sapendo che la società versava in cattive condizioni e che vantava risultati ben al di sotto di quelli comunicati agli investitori. Gli inquirenti puntano a recuperare 100 milioni di dollari,mentre l'ex manager 56enne rischia, in caso di condanna, il carcere a vita e ammende milionarie. Ogni imputazione può essere infatti sanzionata con 10 anni di carcere e con una multa di 1 milione di dollari.

10.. Si manda in carcere la star Martha Stewart, regina delle trasmissioni tv per casalinghe, condannata per insider trading: i magistrati teorizzano apertamente che la celebrità è un´aggravante. Nessuno contesta le loro sentenze.

11.. il procuratore generale di New York, Elliot Spitzer Incastra per conflitto d´interesse tutte le grandi banche americane - da Citigroup a Merrill Lynch - colpevoli di aver rifilato ai propri clienti titoli-bidone, e le colpisce con multe record da 2,0 miliardi di dollari.

(< vedi la prima parte dell'articolo con commenti alla legge sul risparmio)

* consulente finanziario indipendente.

Speciale etica e politica

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