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NOTIZIARIO del 1 settembre
2004
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Iran
: arrestate spie nucleari , accuse a Europa e Stati Uniti Teheran ha annunciato ieri l'arresto di diverse "spie", dichiarando che alcune di esse abbiano trasmesso a Stati esteri informazioni sul programma nucleare iraniano. Lo riporta l'agenzia di stampa ufficiale IRNA. Senza identificare i sospetti il ministro Ali Younessi ha precisato che dei membri dei Mujahidin Khalq (Combattenti del popolo) avevano avuto un ruolo importante in questa vicenda, ma l'ala politica dell'organizzazione ha rigettato ogni coinvolgimento. Il Consiglio nazionale della resistenza iraniana ha detto che "le persone arrestate non hanno nulla a che vedere con le rivelazioni della resistenza iraniana sui progetti nucleari del governo di Teheran. Con queste menzogne i mullah cercano di dissimulare i loro sforzi per dotarsi di armi nucleari ed infrangere le convenzioni internazionali." Secondo il ministro iraniano vi sarebbe anche un certo numero di sospetti legato ai terroristi di Al Qaeda. Essi progetterebbero di realizzare degli attacchi terroristici in Iran, secondo il ministro, che ha accusato gli Stati Uniti e vari Paesi europei non meglio specificati di aver reclutato membri di gruppi terroristici affinche' questi li aiutassero ad infiltrarsi nell'ex Persia. Il ministro si e' detto convinto che "L'America controlla questi gruppi. Abbiamo documenti a sostegno di queste affermazioni, e li pubblicheremo al momento opportuno". Giusto un mese fa l'opposizione iraniana in esilio, convinta di un'eccessiva debolezza dei Paesi europei nei confronti del regime iraniano era scesa in piazza a Bruxelles in occasione dell'anniversario della strage di migliaia di detenuti politici nelle carceri iraniane. Il portavoce del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana accuso' il regime iraniano di non collaborare con l'agenzia atomica internazionale e di tentare di allungare i tempi e commento' che Francia, Gran Bretagna e Germania, invece di dialogare con l'Iran ed offrire collaborazione per il nucleare civile, avrebbero dovuto denunciare il tutto al Consiglio di sicurezza dell'ONU. In realta' Teheran, dopo aver inizialmente accettato di smantellare i suoi centri nucleari sospetti, ha fatto marcia indietro affermando di ritenere troppo ultimativo il documento redatto dall'Agenzia Atomica che sara' probabilmente autrice della denuncia. A tale determinazione ha contribuito la decisione di Teheran di rimettere in funzione gli acceleratori per le particelle di uranio, come annunciato dal ministro degli esteri Kamal Kharrazi, in risposta al venir meno dei Paesi Europei alle loro promesse di aiutare l'Iran a concludere la disputa internazionale in materia di nucleare. Esperti dell'ONU stanno indagando sulla possibilita' che Teheran abbia armi nucleari e gli Stati Uniti sono interessati a scoprire qualche irregolarita', essendo intenzionati a sostenere un'eventuale condanna dell'ONU nei confronti dell'Iran. Di recente l'amministrazione Bush ha accusato Teheran di ingerenza nelle questioni interne dell'Iraq e diversi Iraniani sono stati arrestati, interrogati ed espatriati o trattenuti nel Paese mesopotamico. Inoltre il riavvio delle centrali ha acceso anche una disputa con Israele, altro alleato di Bush: l'Iran ha dichiarato tre settimane fa che avrebbe attaccato le centrali israeliane qualora Tel Aviv avesse preso di mira quelle iraniane. by www.osservatoriosullalegalita.org ___________ I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE
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