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NOTIZIARIO del 23
luglio 2004
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Iraq
: Allawi , non tratteremo con terroristi infiltrati Vi sarebbero elementi stranieri combattenti introdottisi illegalmente in Iraq. Lo ha detto il primo ministro iracheno del governo ad interim Iyad Allawi rigettando ieri ogni dialogo con costoro, di cui ha promesso l'arresto. In una conferenza stampa durante una visita al Cairo, il premier iracheno ha parlato infatti di "forze di sabotaggio che si sono infiltrate surettiziamente in Iraq e conducono operazioni nel Paese". "Il nostro governo non desidera dialogare con questi elementi, che saranno arrestati e tradotti in tribunale conformemente al diritto iracheno" ha aggiunto Allawi, precisando che pero' "il numero di operazioni terroristiche in Iraq si e' abbassato da 50 a 20 al giorno". Washington et Baghdad accusano regolarmente gruppi armati infiltrati clandestinamente di complicita' con gli autori degli attentati perpetrati in Iraq dopo la dichiarazione di fine della guerra, nell'aprile 2003. Allawi ha anche illustrato i programmi per il nuovo esercito iracheno, ricordando che l'Egitto si e' detto pronto a fornire "supporto e materiale" al nuovo esercito iracheno, mentre gli Emirati Arabi uniti hanno offerto degli aerei e la Giordania dei carrarmati "in dono". Allawi non ne ha precisato tipo e numero, ma ha detto che la formazione della nuova armata richiedera' un anno e mezzo, se continua a procedere al ritmo attuale. Le autorita' irachene avevano detto in precedenza che l'esercito, forte di 35000 elementi, sarebbe divenuto operativo per la fine di settembre. Il premier iracheno ha spiegato che gli sforzi di formazione dell'armata sono confrontabili ai problemi sugli armamenti. Cio' perche' il Consiglio di sicurezza dell'ONU il 22 maggio 2003 voto' la fine delle sanzioni internazionali imposte all'Iraq dopo l'invasione del Kuwait dell'agosto 1990, con l'eccezione di quelle sulle armi. by www.osservatoriosullalegalita.org ___________ I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE
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Allawi ad Iran e Siria: le truppe della coalizione devono restare
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