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NOTIZIARIO del 15
gennaio 2004
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15/1 IRAQ: sciiti chiedono un governo irakeno, mentre gli USA sono accusati di illegalita' (di Elisa Mabrito) Decine di migliaia di persone hanno manifestato oggi a Bassora, nel sud dell'Iraq, per sostenere la richiesta dell'Ayatollah Ali al Sistani, il leader religioso sciita che vuole elezioni dirette nell'arco di mesi per scegliere un nuovo governo. Gli USA hanno invece progettato di far eleggere in riunioni regionali un'assemblea transitoria che dovrebbe poi scegliere un governo destinato ad assumere la sovranita' entro meta' giugno, mentre regolari elezioni non potrebbero tenersi prima del 2005. Nel frattempo la guerriglia irachena ha colpito di nuovo a Tikrit, citta' natale di Saddam Hussein. Nell'attacco ad un convoglio di forniture militari sono rimasti uccise tre persone e altre sono state ferite. Ieri soldati USA hanno ucciso otto ribelli in uno scontro a fuoco. Ma gli USA sono nel mirino, per quanto riguarda la legalita' della situazione in Iraq. In una lettera al ministro della difesa Donald Rumsfeld, Human Rights Watch , l'organizzazione americana che si batte per i diritti umani nel mondo, afferma che la demolizione delle case di presunti militanti della resistenza irachena da parte delle forze di occupazione potrebbe costituire un crimine di guerra proibito dalla Convenzione di Ginevra, in quanto si tratta di una punizione collettiva. Inoltre e' previsto il diritto di sopprimere attacchi armati ma e' possibile distruggere una struttura civile solo se è stata usata per lanciare un attacco. Un portavoce militare a Baghdad afferma invece che le azioni militari USA in zona rispettano invece le norme in materia. In realta' gli USA si dicono addirittura convinti che gli arresti di ex ufficiali di Saddam come di ribelli armati, riduca i rischi di attentati. Intanto l'organizzazione internazionale per la difesa della libertà di stampa Reporter senza frontiere, al termine di una propria inchiesta sulla morte di due giornalisti uccisi a Bagdad l'8 aprile 2003 in una sparatoria dell’esercito americano contro l'hotel Palestine - ha chiesto che vengano riaperte le indagini per valutare la condotta dell’esercito americano, che definiscono "criminale". Infatti dalle dichiarazioni raccolte tra i giornalisti presenti nell'hotel il giorno dell'accaduto e tra i giornalisti "embedded" nelle fila dell’esercito statunitense, ma anche dalle testimonianze dei militari americani direttamente implicati nei fatti, Reporter senza frontiere è arrivata alla conclusione che le autorità americane hanno mentito sulle circostanze di questo dramma. by Bollettino Osservatorio ___________ I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE
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