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Inaugurazione dell'anno giudiziario in Cassazione: il discorso del PG
Favara
(di Elisa
Mabrito) Per l'inaugurazione dell'anno giudiziario in Corte di Cassazione,
il Procuratore generale Giuseppe Favara ha toccato diversi temi.
POLITICA
E MAGISTRATURA
Favara ha detto "La crisi del rapporto tra politica e giurisdizioneha
caratterizzato profondamente questi ultimi anni. Se dovesse protrarsi,
certamente aggraverebbe la crisi della giustizia. È giunto il momento,
per il bene della collettività e delle istituzioni, di porre termine alle
accuse e ai sospetti reciproci, alle polemiche e alle schermaglie".
A beneficio evidente del governo ha sottolineato che: "Se si contesta
il ruolo istituzionale della magistratura, si negano la funzione e i valori
della giurisdizione e, quindi, le fondamenta stesse dello stato democratico".
Ma Favara ha avuto anche parole piu' chiaramente rivolte ai giudici che
sanno "di dover operare, nel quadro di una più accentuata separazione
delle funzioni e di una attenta riorganizzazione degli uffici giudiziari,
rispettando rigorosamente i limiti tecnici della giurisdizione, senza
farsi influenzare da contingenze, senza finalità moralizzatrici o di supplenza".
Su questo aspetto ha precisato che "I magistrati, per primi intendono
evitare commistioni di ruoli con la politica e comportamenti che possano
indurre a dubitare della loro terzietà e sono impegnati, laddove è possibile,
a migliorare l'efficienza del servizio che rendono alla collettività".
Sulla riforma dell'ordinamento giudiziario Favara ha detto si' alla separazione
delle funzioni, non alla separazione delle carriere, nel rispetto dell'autonomia
e dell'indipendenza della magistratura.
DURATA DEI
PROCESSI
Favara ha ammesso che la giustizia e' "innegabilmente, ancora in crisi,
soprattutto a causa della sua scarsa efficienza e della durata eccessiva
dei processi. Il recupero dell'efficienza è l'esigenza fondamentale"...."L'attenzione
di tutti deve essere perciò portata sui problemi concreti, al fine di
studiare i rimedi idonei e superare questo preoccupante suo deficit, puntando
su riforme processuali, ordinamentali e organizzative idonee a dar vita
a una giustizia moderna e essenziale, ma pur sempre di livello tecnico
pari alla nostra cultura giuridica. Le prospettive sembrano buone nel
campo della giustizia civile, meno buone in quello della giustizia penale".
E il Procuratore generale ha sollecitato "riforme coraggiose"... "idonee
ad avviare il sistema giudiziario italiano verso gli standard europei"
tramite un "sistema rigoroso di impugnazioni, specie per quanto riguarda
il ricorso alla Corte di Cassazione" che dovrebbe essere chiamata ad intervenire
solo "in controversie di particolare rilevanza giuridica o economica".
CIRIO E
PARMALAT
Senza farne i nomi, Favara ha richiamato i casi Cirio e Parmalat: "Recenti
episodi di clamorose insolvenze - dice Favara - evidenziano i limiti dell'intervento
repressivo penale e la necessità di un più adeguato sistema preventivo
di controlli, interni ed esterni, a tutela dei terzi creditori nonché
degli investitori istituzionali e dei piccoli risparmiatori".
TERRORISMO
Favara ha accennato nel suo discorso anche al terrorismo, toccando il
tema delle BR e delle cellule islamiche.
Su queste ultime ha detto che, sebbene "il progressivo ampliamento della
comunità islamica italiana, offra un quadro generale di sostanziale prevalenza
di orientamenti moderati ed aperti al dialogo" c'è la possibilità di "un
esiguo numero di strutture su posizioni di acceso radicalismo, aventi
convergenze e connessioni con movimenti attivi a livello internazionale"..
by Bollettino
Osservatorio
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