NOTIZIARIO del 5 gennaio 2004

 
     

5/1 Parmalat: interrogatori e rogatorie internazionali

(di Elisa Mabrito e Giulia Alliani) Si continua a comprendere l'importanza di una buona legge sul falso in bilancio e dello strumento delle rogatorie internazionali nell'inchiesta sul caso Parmalat.

La magistratura italiana ha chiesto ai colleghi equadoriani di aprire un'indagine sulle locali attivitą del gruppo Parmalat, anche in considerazione del fatto che Tanzi, prima di essere arrestato in Italia si e' trattenuto nel Paese sudamericano per diversi giorni.

Giovanni Bonici, responsabile delle attivitą Parmalat in Venezuela, ha annunciato invece che tornera' spontaneamente in Italia da Caracas per chiarire la sua estraneita' ai fatti. Interrogatorio gia' oggi a Parma per l'ex direttore finanziario del gruppo Fausto Tonna.

Negli USA il 'Sunday Telegraph' di oggi ricorda che, due mesi prima del crac Parmalat, la Barca d'America aveva raccomandato in un proprio studio l'acquisto di obbligazioni del gruppo, anche se poi a meta' dicembre 2003 aveva rivelato che i documenti della Bonlat su cui si basavano le conclusioni sulla consistenza del titolo erano falsi.

Intanto l'avvocato Marcia Goldstein, partner di Weil Gotshal and Manges, che ha lavorato con successo anche per il caso Worldcom, cerchera' di far ammettere la Parmalat statunitense al cosiddetto Articolo 11, una sorta di amministrazione controllata che per un certo tempo fara' si' che la societa' sia protetta dai creditori anche negli Stati Uniti.

Ma, viste le parcelle degli avvocati che si occupano di questa materia, e' lecito chiedersi quanto denaro restera', se ne restera', dopo aver saldato il conto dei legali.

by Bollettino Osservatorio

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