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NOTIZIARIO del 06
maggio 2004
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Giustizia
, diritti e legalità . Quale Europa ? Terminati i festeggiamenti s'impone un discorso serio su quanto l'Europa abbia realizzato in merito ad alcuni punti cardine della vita civile. Parlo della giustizia, della legalita' e dei diritti umani e civili. Se e' vero infatti che l'Europa e' nata come Mercato Comune Europeo, e quindi per "dar cibo al corpo", la societa' umana si distingue dalle forme di aggregazione animale perche' si ripropone anche di "dar cibo allo spirito". Ed infatti la Carta dei Diritti fondamentali d'Europa oggi vigente - nonostante non sia ancora in vigore la Costituzione - e che un domani sara' integrata nel patto costituzionale, parla di principi e diritti del cittadino, ed esistono gia' organismi europei preposti ad occuparsi di questi aspetti. Tuttavia, dopo un periodo di crescita in tal senso, vi e' stato come un arresto - ed in alcuni casi una marcia indietro - mentre non sono state iniziate o portate a compimento alcune riforme che andavano invece concluse in tempi relativamente brevi. Un passo avanti forzato e' stato fatto relativamente alla lotta al terrorismo, con graduale istituzione di nuovi passaporti, misure di sicurezza nei visti e nei permessi di soggiorno, nascita di un centro informativo per facilitare lo scambio di dati tra i servizi dei Paesi membri. A questo vanno aggiunti l'istituzione di un coordinatore unico per la lotta al terrorismo e la clausola di solidarieta', secondo la quale gli Stati colpiti da una attentato terroristico potranno richiedere l'aiuto anche militare di altri Paesi. Ma anche l'Ufficio per le Istituzioni democratiche e i diritti umani dell'OSCE - di cui fanno parte quasi tutti i Paesi europei vecchi e nuovi - ha chiesto agli Stati membri OSCE il rispetto dei riferimenti normativi relativi alla salvaguardia dei diritti umani che le legislazioni antiterrorismo dei singoli Stati spesso non rispettano. Fra l'altro, prima la commissione per le liberta' civili del parlamento europeo e poi l'Europarlamento a maggioranza hanno respinto l'accordo raggiunto tra Commissione UE e Stati Uniti in base a cui le autorita' americane avrebbero potuto chiedere dati personali dei passaggeri in volo verso gli USA. Le autorità americane hanno promesso di eliminare dati sensibili come la razza, la religione o le condizioni di salute, ma i deputati europei hanno dichiarato che, se non ci saranno modifiche significative, porteranno la questione - ormai interna alla stessa UE - alla Corte di giustizia europea. Vi sono poi modesti progressi sul fronte della lotta alle truffe transnazionali con accordi fra Europol ed OLAF, mentre e' appena entrato in vigore il nuovo regolamento sulla libera concorrenza, che mette a disposizione della Commissione nuovi poteri e procedure antitrust per combattere le intese che restringono la concorrenza come i cartelli e gli abusi di posizione dominante, entrambi vietati per legge nell'interesse dei consumatori e delle imprese. La riforma consente ai giudici e alle autorita' garanti della concorrenza degli Stati membri di partecipare in maggior misura all'applicazione del diritto della concorrenza europeo. Tuttavia mancano sugli altri fronti, ad esempio quelli del diritto penale, della lotta alla corruzione e delle indagini, concreti ed efficaci strumenti sia legislativi che operativi di coordinamento fra procure dei vari Paesi d'Europa. Le procedure sono farragginose, le legislazioni disarmoniche, l'impegno a prevenire e sanzionare i comportamenti criminosi diversi da Stato a Stato. Necessiterebbe una superprocura, la possibilita' di aprire procedure d'indagine transnazionali senza passare per i corrispondenti ministeri della giustizia, ed un coordinamento di polizie che non si limiti alle indagini sul terrorismo. Infine e' carente il diritto d'asilo, che ha subito di recente una drastica riduzione sia in Europa che in singoli Paesi membri, tanto da suscitare un formale rimprovero del rappresentante ONU per i diritti umani. Sono infatti limitati i casi in cui i Paesi membri riconoscono lo status di perseguitato politico ad un richiedente asilo, il quale diviene, in caso contrario, un immigrato irregolare, per giunta autodenunciatosi all'atto della richiesta d'asilo. Ma, come si vede, molto possono sulle riforme la paura del terrorismo e dell'ondata di immigrazione conseguente all'allargamento, mentre sembrano contare molto poco i principi ed i valori da attuare e di cui tanto si discute. Continuando cosi', i fuochi d'artificio per la nascita della nuova Europa rischiano di illuminare solo un grande mercato all'aperto. by www.osservatoriosullalegalita.org _____________ I
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