NOTIZIARIO del 02 novembre 2004

 
     

Bush - Kerry : rischio brogli in cinque Stati
di Rico Guillermo

Il voto per George W. Bush o John Kerry presidente degli Stati Uniti sta per scattare, ma gia' in Florida, Ohio, Iowa, Nuovo Messico e Wisconsin fervono le battaglie legali, i ricorsi e le attivita' di osservazione per denunciare o prevenire brogli.

Intere armate di avvocati seguono attentamente la situazione negli Stati detti "Swing", quelli chiave, che potrebbero determinare variazioni importanti, ed hanno gia' depositato decine di ricorsi destinati a chiedere un chiarimento o un cambiamento delle regole elettorali. Questi cinque Stati potrebbero infatti essere teatro di frodi elettorali.

In diversi Stati, il duello fra George W. Bush e John Kerry e' serrato, e questo fattore, combinato con altri potrebbe produrre un remake delle contestazioni determinatesi in Florida nel 2000 con il riconteggio dei voti ed il ricorso alla Corte Suprema, che produssero un ritardo di 36 giorni nella proclamazione del vincitore delle presidenziali.

La Florida e' uno Stato di grandi dimensioni e con i suoi 27 "grandi elettori" potrebbe decidere le sorti dello scrutinio. Nonostante una riforma delle procedure di voto nello Stato e l'eliminazione della controversa scheda elettorale da perforare, la Florida ha ancora problemi vecchi e nuovi da affrontare. Ricorsi giudiziari potrebbero riguardare materiale difettoso, l'ora di apertura delle urne, ma soprattutto le regole d'iscrizione alle liste elettorali.

Gia' sono state presentate varie denunce per la sparizione delle schede per il voto per corrispondenza. Contrariamente al 2000, invece, la Florida si e' dotata di una legge sul riconteggio dei voti, che sara' automatica se lo scarto fra i due piu' votati fosse di meno dello 0.5%.

L'Ohio e' lo Stato che, con i suoi 20 grandi elettori ha determinato in passato la mancata elezione di alcuni presidenti repubblicani, ed in 100 anni solo due democratici che avevano perso qui sono stati ugualmente eletti presidenti.

Anche questo Stato e' stato teatro la scorsa volta di ricorsi giudiziari, dato che i Repubblicani avevano messo in dubbio la validita' di migliaia di iscrizioni alle liste elettorali a causa di indirizzi apparentemente non validi ed hanno presentato appello venerdi' davanti ad una Corte federale chiedendo di rivedere quella causa. Il ministro della Giustizia dell'Ohio ha stimato che questa mossa ha "gettato il processo elettorale dell'Ohio nella confisuone ed aperto la porta alla frode elettorale".

Un altro ricorso e' stato depositato giovedi' contro la presenza nei seggi dei militanti dei partiti politici che potrebbero contestare il diritto al voto delle persone che si recano alle urne (in base al colore della pelle, poiche' gli afroamericani sono in maggioranza democratici). Due giudici hanno vietato lunedi' tale pratica, affermando che solo i funzionari elettorali sono abilitati a fare una simile valutazione, ed i Repubblicani hanno subito presentato appello.

Il ministro della Giustizia dell'Iowa ha prevenuto le contestazioni sulle nuove schede di voto provvisorie disponendo che vengano conteggiate separatamente per poter essere ricontrollate in caso di ricorsi o decisioni legali.

In Nuovo Messico c'e' il problema degli Ispanici neoiscritti alle liste elettorali e nel Wisconsin le controversie sul voto per corrispondenza. Quest'ultimo Stato e' uno dei pochi ad autorizzare l'iscrizione nelle liste elettorali il giorno stesso del voto, generando diversi dubbi.

Fra gli altri osservatori vi sara' anche l'OSCE, l'organizzazione di 55 Stati europei per la sicurezza, che avra' delegati in tutti gli Stati Uniti, ma che ha gia' inviato da mesi alcuni suoi esperti per verificare le condizioni di democraticita' e trasparenza della campagna, rilevando non poche situazioni non rispondenti ai criteri per una competizione elettorale corretta ed affidabile.

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