NOTIZIARIO del 18 maggio 2003

 
     

Cinquanta
a cura di Elisa Mabrito

Articolo 50 della Costituzione Italiana: "Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità".

50 i magistrati della Magistratura Superiore della Gran Bretagna. Colpisce la differenza con l'Italia, dove sono oltre 450 gli abilitati alla Corte di Cassazione, teniamo tuttavia presente che nel solo 2000 furono ben 32000 (!) i ricorsi in Cassazione.

50 anni. In questo periodo, in tutto il mondo, sono scoppiati più di 250 conflitti. Oltre alle vittime che hanno perso la vita, più di 170 milioni di persone sono state spogliate dei loro diritti, delle loro proprietà e della loro dignità. Pochi, tra loro, hanno potuto avere un risarcimento.

50 i magistrati che nel 96 parteciparono alle elezioni politiche italiane. Di essi 10 furono eletti senatori e 17 deputati. Alle ultime politiche sono stati eletti in parlamento 14 magistrati ordinari. Per i magistrati vige l'incompatibilita' fra la funzione legislativa e quella di giudice. Inoltre sono tenuti a dimettersi sei mesi prima in caso volessero candidarsi al parlamento o alle amministrative.

50 circa gli avvocati parlamentari o sottosegretari di Forza Italia. Di questi, 34 sono i deputati e 10 i senatori, e molti sono impegnati nei processi che vedono imputati Berlusconi, Previti (egli stesso avvocato) o Dell'Utri, dato che per gli avvocati non e' prevista l'incompatibilita' fra funzioni. Ma gli avvocati parlamentari di questa legislatura sono tanti da far parlare di un vero "partito degli avvocati", contrapposto al supposto "partito dei giudici".

50 milioni di dollari. Questa la cifra che l'inviato di una rivista ticinese ha chiesto di riciclare a 35 fiduciari ed avvocati di Lugano simulando un traffico di narcodollari dal Brasile al Ticino ed inventando una "garanzia bancaria". La "commissione" sarebbe stata fra 1 e 2%. Alcuni hanno respinto l'offerta. Uno su tre ha invece mostrato interesse. La mafia sudamericana usa le garanzie bancarie per nascondere in Svizzera i proventi delle attività criminose, in particolare del traffico di droga. Il 1° aprile 1988 è entrata in vigore la nuova legge sulla prevenzione del riciclaggio di denaro da attività criminali che permette di negare il diritto al segreto bancario a funzionari di banca, fiduciari, avvocati, mediatori d'affari e chiunque operi professionalmente sul mercato finanziario se vi sono sospetti fondati sull'origine illecita dei capitali. Sembra che il controllo funzioni bene solo per le banche. Negli ultimi due anni in Svizzera, l'ammontare dei beni patrimoniali sospettati è cresciuto del 448%, superando quota 1 miliardo di franchi. In Italia, nel frattempo, questo parlamento ha varato una legge per il rientro dei capitali dall'estero che evitava indagini sulla provenienza degli stessi.... .

Bollettino Osservatorio (fonti: ONU, L'Inchiesta; Societacivile, Osservatorio sulla legalita' Onlus)

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