NOTIZIARIO del 10 maggio 2003

 
     

09 maggio 2003 10.28 Nigeria: sì parlamento a legge anticorruzione «annacquata»

ABUJA - Il Parlamento nigeriano ha approvato una legge controversa mirante a ridurre in modo sostanziale i poteri dell'agenzia nazionale di lotta contro la corruzione, nonostante il veto posto dal presidente Olusegun Obasanjo. Lo si è appreso da fonte ufficiale.

La legge sulle pratiche di corruzione e altri delitti (Icpc), che emenda un progetto di legge del governo, era già stata adottata dal Parlamento nel marzo scorso, ma Obasanjo aveva posto il veto. In Nigeria, una legge può superare il veto presidenziale ma deve essere approvata una seconda volta, a maggioranza qualificata (due terzi), in entrambe le Camere. Ciò è avvenuto mercoledì in Senato, ieri alla Camera dei rappresentanti. La decisione del Parlamento è stata condannata dal portavoce di Obasanjo, Akin Osuntokun, e dal ministro della Giustizia. «Il popolo nigeriano si è espresso contro (la legge). E, se sono i rappresentanti del popolo, credo che avrebbero dovuto tenere ciò in considerazione», ha detto Osuntokun.

Secondo il ministro della Giustizia, Kanu Agabi, il voto del Parlamento è «nullo» e privo di effetti. Gli emendamenti introdotti riducono i poteri della commissione di lotta contro la corruzione, in particolare per quanto riguarda l'arresto e il perseguimento di ex ministri, e trasferiscono dal capo dello Stato al potere giudiziario l'autorità di nominare il presidente della commissione anticorruzione. Le due Camere saranno sciolte all'inizio di giugno, per far posto ai parlamentari eletti il 12 aprile scorso. Approvando tale testo, i parlamentari hanno inoltre sfidato un'ingiunzione della Corte federale di Abuja, che aveva ordinato il blocco dell'iter legislativo, in attesa di una decisione della magistratura sulla costituzionalita degli emendamenti. SDA-ATS