![]() ![]() |
|||
NOTIZIARIO del 30
aprile 2003
|
|||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
Mercoledì 30.04.2003 Diamanti insanguinati nel mirino swissinfo 29 aprile 2003 19.35 La lotta contro il traffico di «diamanti della guerra» prosegue. I delegati di circa 70 paesi, fra cui la Svizzera, riuniti a Johannesburg, studiano misure per bloccare questo traffico. Come mettere in atto i controlli sui diamanti grezzi? Accordo contro il traffico di diamanti «insanguinati» Lo scorso mese di novembre ad Interlaken, nel canton Berna, 56 paesi si erano impegnati ad applicare dal 1° gennaio 2003 un sistema internazionale di certificazione dei diamanti. Un accordo che rientra nel processo di Kimberly, volto a rafforzare la lotta contro il traffico di diamanti insanguinati, provenienti da regioni in conflitto quali Angola, Sierra Leone, Congo e Liberia. Un traffico che coinvolge complessivamente un centinaio di stati. Un certificato d’origine dovrà d’ora in poi accompagnare tutti i trasporti internazionali di diamanti grezzi. Tale certificato dovrà essere controllato dalle autorità di ogni stato, sia importatore sia esportatore. L’imballaggio dei diamanti dovrà essere provvisto di un sigillo. Sanzioni rinviate Gli stati che non adottano questo sistema saranno esclusi dal commercio internazionale di diamanti grezzi. Era stato previsto un mese di tolleranza (gennaio 2003), durante il quale i paesi che non erano ancora in grado di fornire il certificato non sarebbero stati puniti. Infine, questo termine è stato ricondotto fino ad aprile. Il vertice che si tiene a Johannesburg in questi giorni dovrà ora decretare in modo definitivo l’entrata in vigore di queste misure. Problemi da risolvere Secondo il delegato svizzero a Johannesburg, Roland Vock, responsabile delle esportazioni presso il Segretariato di Stato dell’Economia, «il sistema è giovane e vi sono ancora vari problemi da risolvere dal punto di vista operativo, inerenti l’attuazione, la procedura e i dati statistici». «Non tutti i paesi che si erano impegnati a Interlaken sono in grado ora di soddisfare i requisiti», ammette Roland Vock. Adesso si tratterà di capire perché i testi di legge non sono potuti entrare in vigore o perché i formulari di certificazione non hanno potuto essere stampati. Il delegato svizzero guarda al futuro con fiducia. «Eravamo 50 paesi a Interlaken, Ora siamo una settantina a Johannesburg. Avanziamo passo dopo passo, con l’obiettivo di non pregiudicare un mercato essenziale per lo sviluppo di alcuni paesi». AI esige controlli indipendenti Amnesty International (AI), una delle ONG presenti a Johannesburg, è più puntigliosa sui dettagli. Secondo Danièle Gosteli, una dei responsabili della sezione svizzera di AI, «la sfida è lanciata, ora resta da fare il lavoro essenziale.» Come altre
ONG, quali Global Witness, AI rivendica un sistema indipendente per i
controlli. «Una proposta che dovrebbe essere avallata dalla maggioranza
degli stati impegnati nel processo, malgrado le reticenze di Cina, Russia
e Israele».«Non
possiamo accontentarci di dar fiducia unicamente alle dichiarazioni dei
governi, sapendo che in parte sono corrotti. I certificati possono essere
falsificati. Bisogna dunque essere presenti sul posto», aggiunge Gosteli.
Grave situazione nel Congo Parallelamente alla riunione di Johannesburg,
l’organizzazione per la difesa dei diritti dell’uomo pubblica un rapporto
sulla situazione nella Repubblica democratica del Congo. AI constata che
il controllo e l’esportazione di risorse naturali di questo paese sono
la principale causa della violenza che lo sta dilaniando. La comunità
internazionale è chiamata da AI ad assumere le proprie responsabilità
legali e morali. AI chiede ai governi di promuovere l’adesione del Congo
e dei paesi attraverso i quali transitano i diamanti al sistema di certificazione
definito dal processo di Kimberly. ________________ 29 aprile 2003 15.06 Lockerbie: Libia conferma responsabilità civile IL CAIRO - Il ministro degli esteri libico, Abdel Rahman Shalgham, ha dichiarato oggi che la Libia «ha accettato di assumersi la responsabilità civile per le azioni dei suoi funzionari nell'affare Lockerbie», sulla base degli accordi raggiunti a Londra nel marzo scorso tra responsabili libici, americani e britannici. Quello di oggi è il primo annuncio ufficiale del governo libico a proposito di proprie responsabilità nell'affare Lockerbie. Fino ad ora alle notizie su trattative svoltesi per compensazioni alle famiglie delle 270 vittime provocate il 21 dicembre 1988 dall'esplosione nel cielo della cittadina scozzese di Lockerbie di un aereo di linea Panam, il governo aveva sempre reagito dichiarando che si trattava di negoziati privati svolti a titolo personale da alcuni uomini d'affari libici ed aveva escluso propri coinvolgimenti. SDA-ATS ________________ 28 aprile 2003 22.05 Usa: scandali, maxi-multa anche a CSFB NEW YORK - Maxi multa da 1,4 miliardi di dollari a carico delle maggiori banche d'affari statunitensi. Tanto è costata a dieci istituti, in testa Citigroup, Credit Suisse First Boston e Merrill Lynch, la vicenda degli scandali che riguarda il conflitto d'interessi fra l'attività di investment banking e quella degli analisti che facevano capo agli stessi gruppi. Tra sanzioni pecuniarie e risarcimenti agli investitori è stata totalizzata la cifra più alta mai pagata per le violazioni delle leggi finanziarie degli Usa. Si tratta in assoluto «della maggiore transazione, in termini di importo che dovrà essere pagato, nella storia di Wall Street», ha commentato il procuratore generale di New York, Eliot Spitzer, formalizzando l' intesa raggiunta con le principali banche d' investimento statunitensi. Ad accollarsi gli oneri più pesanti di un caso che ha richiesto a Spitzer due anni di indagini sono Citigroup, Credit Suisse First Boston e Merrill Lynch. Dovranno versare ben 800 milioni di dollari, di cui 400 a carico della sola Citigroup. A seguire Morgan Stanley (125 milioni), Goldman Sachs Group (110), Lehman Brothers, JP Morgan Chase, Bear Stearns e UBS Warburg (ciascuna dovrà pagare 80 milioni) e US Bancorp Piper Jaffray (32,5). SDA-ATS |
|