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NOTIZIARIO del 20
giugno 2003
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Nessuno,
ti giuro nessuno! Nessuno, ti giuro, nessuno! Cosi' cantava una canzone di tanti anni fa, e cosi' canta oggi Berlusconi per farci credere di non essere un privilegiato dell'immunita', oggi che e' stata approvata. Lasciando il vertice del Ppe, dice l'ANSA del 19 giugno, il premier ha confermato che fra le priorita' da discutere nella verifica c'e' la riforma della Giustizia, e cio', ha detto, "per dare agli italiani la certezza di non subire quei calvari che io ho provato in prima persona, e che nessuno, nessuno, nessuno, dovra' piu' poter essere chiamato ad affrontare"· Glielo avranno suggerito i suoi esperti di marketing e sondaggi, consapevoli della stangata data dall'approvazione del lodo alla fiducia di parte degli Italiani che ancora credevano ai miracoli politici. Glielo avranno suggerito anche come strategia per cominciare a far filtrare l'idea che gli interventi sul sistema giudiziario siano a favore di tutti, come l'allargamento del patteggiamento, che favorisce solamente gli usurai, i truffatori e coloro cui non interessa niente della salute e dell'interesse pubblici. E probabilmente gli stessi gli avranno suggerito la mossa del decreto sulle discoteche: limiti di orari e di drink che faranno parlare e riempiranno i pensieri di molte fasce della popolazione ed i cuori di molte mamme di adolescenti, grate a San Silvio. Ma Berlusconi, a ben vedere, poteva fin da subito evitare che a nessuno capitasse quello che ha passato lui a livello giudiziario: bastava estendere l'immunita' per i reati penali (ed anche civili) a tutta la popolazione, realizzando cosi' nel contempo una giustizia uguale per tutti. Una giustizia giusta per i giornalisti che pubblicano articoli passibili di querela, e che oggi vengono (a buon diritto) trascinati in tribunale, mentre i parlamentari (lo ha stabilito una commissione del senato) possono dire le stesse cose in qualunque contesto cavandosela senza problemi. Una giustizia giusta per quei giornalisti che invece si sono limitati a riportare la verita', e che, per il solo fatto di averla pubblicata, si vedono chiedere in sede civile risarcimenti miliardari, magari da criminali. Una giustizia giusta per chi, non avendo lo stomaco di ammazzare il testimone, non puo' fruire dei vantaggi del giusto processo, che vanifica una testimonianza verbalizzata se non ripetuta in tribunale. Una giustizia giusta per chi confessa al telefono un reato senza scegliere un interlocutore parlamentare e non puo' fruire cosi' della conseguente distruzione della registrazione. Una giustizia giusta per quelli che hanno commesso reati penali senza aver avuto la brillante idea di operare in grande e candidarsi ad una delle alte cariche. Anche cosi' non sarebbe pero' riuscito a realizzare una giustizia giusta per i magistrati, su cui, essendo impossibile proseguire il processo SME e verificare le responsabilita', penderanno per sempre i sospetti di faziosita'. Nessuno dovra' piu' subire, dice Berlusconi tre volte. Tanto da oggi potra' mentire impunemente, protetto dall'immunita'!!! Bollettino Osservatorio _____________ I
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